Degustare un rum ad alto grado – Guida Full Proof
Mi ritrovo spesso a leggere — o ad affrontare nelle mie degustazioni — il tema della degustazione dei distillati full proof, cioè dei rum ad alto grado. Facciamo un po’ di chiarezza.
Cosa significa “alto grado” e “full proof”
Non esiste un vero “grado limite” oltre il quale un distillato diventa high proof: in pratica ci regoliamo rispetto alla gradazione tipica dei rum in commercio, di solito tra 38% e 46% ABV. La dicitura Full Proof indica invece il pieno grado di uscita dalla botte a fine invecchiamento: può anche essere sotto il 46% ABV e restare full proof, pur non rientrando sempre nel concetto di “alto grado”.
Come approcciarsi alla degustazione (olfatto e palato)
La domanda classica è: «Come apprezzo un prodotto che brucia e azzera i sentori?» Con i rum a pieno grado l’evoluzione aromatica è spesso spettacolare, ma serve metodo. Non infilare subito il naso nel bicchiere: parti con brevi olfazioni a distanza, sopra il calice; solo dopo l’“apertura” avvicinati gradualmente. Evita di roteare vigorosamente: così inviti l’alcol a sprigionarsi in massa; se lo fai, attendi qualche minuto prima di annusare di nuovo. Al palato, ricorda che la saliva è un alleato: micro-sorsi ben ossigenati fanno “esplodere” complessità senza bruciare i sensi. L’esperienza sta nel trovare la quantità giusta per te.
Aggiungere acqua: quando e quanta
Da purista direi: aspettare e far lavorare l’aria per smussare l’aggressività iniziale. Ma alle prime esperienze l’acqua aiuta. In Scozia direbbero: «due gocce di rugiada del mattino». Il metodo ottimale è partire a pieno grado e procedere con piccole diluizioni progressive, ri-analizzando il rum a ogni step.
Perché esistono rum ad alto grado
Le ragioni principali sono due:
- Scelta edonistica: offrire un prodotto puro, come esce dalla botte, lasciando al degustatore la libertà di gestire la diluizione; il risultato è un’essenza concentrata di anni di invecchiamento e di buona distillazione.
- Schermatura di difetti: talvolta l’alto tenore alcolico può coprire imperfezioni; lasciando respirare o aggiungendo acqua, quelle note possono emergere.
Alto grado = alta qualità?
No. Un rum ad alto grado non è automaticamente sinonimo di qualità. Conta materia prima, distillazione, selezione del distillato vergine e invecchiamento. L’ABV da solo non garantisce eccellenza.
Buona degustazione a tutti. Per qualsiasi domanda, scrivete pure nel form qui sotto.










