Appunti di viaggio: Mont Pelee, Martinica
Il Monte Pelée, o La Pelée, è il vulcano simbolo della Martinica, alto 1.397 metri. Situato nella parte settentrionale dell’isola, fu descritto per la prima volta nel 1640 dagli inglesi con il nome di Bald Mountain. Successivamente i francesi lo ribattezzarono Mont Pelée, “la pelata”, per via della sommità arida e spoglia.
Un vulcano ancora attivo e la tragedia del 1902
Il Mont Pelée è tuttora un vulcano attivo, considerato tra i più pericolosi dell’arco caraibico. La sua eruzione più devastante avvenne l’8 maggio 1902, passando alla storia come uno degli eventi vulcanici più letali di sempre.
Quel giorno, un violento flusso piroclastico scese dalla cima a oltre 200 km/h con temperature fino a 500°C, raggiungendo la città di Saint-Pierre e annientandola in pochi minuti. Anche le navi ancorate nella baia vennero distrutte, mentre l’onda d’urto generò un maremoto che peggiorò ulteriormente la catastrofe.
La tragedia causò la morte di circa 28.000 persone: sopravvissero solo due galeotti e una ventina di marinai. La città, all’epoca soprannominata la “Parigi dei Caraibi” per la sua ricchezza e il suo cosmopolitismo, non tornò mai più ai fasti di un tempo.
Saint-Pierre oggi: storia e memoria
Oggi Saint-Pierre è una tranquilla cittadina dall’atmosfera suggestiva. Passeggiando tra le sue strade si possono ancora vedere le rovine annerite dal fuoco, le vestigia del teatro settecentesco e i resti della prigione in cui sopravvisse il famoso galeotto Louis-Auguste Cyparis, divenuto leggenda per essere uscito vivo dall’eruzione. Dopo la tragedia, Cyparis girò il mondo raccontando la sua storia come parte del circo Barnum.
Le rovine di Saint-Pierre sono un luogo di memoria e riflessione. Visitandole, si percepisce ancora il contrasto tra la pacifica atmosfera odierna e il passato drammatico di inizio Novecento.
Curiosità su Mont Pelée e il suo territorio
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Escursioni panoramiche: oggi il Mont Pelée è meta di trekking. Sentieri ben segnalati portano fino al cratere, offrendo panorami spettacolari su tutta la Martinica.
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Il nuovo cratere: l’eruzione del 1902 creò un “tappo di lava” chiamato aiguille de la Pelée, un ago di pietra alto oltre 300 metri che però crollò dopo pochi mesi.
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Museo vulcanologico: a Saint-Pierre si può visitare il Musée Franck Perret, che conserva reperti, foto e documenti legati all’eruzione del 1902.
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Attività vulcanica attuale: il vulcano è monitorato costantemente. Piccole eruzioni e fumarole sono state registrate anche nel XX secolo, ma nessuna con conseguenze paragonabili a quella del 1902.





