La Long Pond distillery di Jamaica riapre i battenti

Ha riaperto lo scorso mese la Long Pond rum distillery in Jamaica, con l’ausilio di Cognac Ferrand.

La Long Pond, situata a nord ovest della Giamaica non lontana da Montego Bay, fu costruita nel 1753 nel bel mezzo di una grande distesa di canna da zucchero. Negli anni la distilleria è passata più volte di proprietà, alternando proprietari pubblici e privati, non ultima la Seagram Ltd che fu alla guida della distilleria dal 1953 al 1977 anno in cui il governo Jamaicano la acquisì e la inserì nel circuito National Rum of Jamaica, un entità governativa nata allo scopo di sostenere le distillerie giamaicane in difficoltà.

L’ascesa della Cognac Ferrand e di Alexandre Gabriel alla guida della Long Pond distillery comincia con l’acquisizione da parte dell’azienda della West Indies Rum Distillery di Barbados, prima di proprietà della Goddard Enterprise, un conglomerato di aziende. L’ufficializzazione dell’acquisizione avvenne lo scorso marzo e con questa acquisizione Gabriel ottenne anche circa un terzo della proprietà della Long Pond, prima detenuto dalla Goddard, cooproprietaria della distilleria insieme al governo giamaicano e alla Demerara Distillers Ltd.

Nel 2012 la Long Pond venne chiusa dal gruppo, soprattutto per problemi di gestione degli effluenti (prodotti di scarto), e si dedicarono completamente alla Clarendon Distillers Ltd (dove ebbe inizio la storia di Captain Morgan).

Con il rinnovato interesse verso i rum jamaicani degli ultimi anni però, l’idea di far rivivere la Long Pond cominciò a prendere piede, fino allo scorso mese, quando finalmente la distilleria ha riaperto i battenti, facendo tornare in funzione dei meravigliosi John Doore Pot Still. La long pond ha anche un alambicco a colonna, ma al momento la National Rums of Jamaica non ha nessun interesse nel rimetterli in funzione.

La domanda è: dopo queste due acquisizioni vedremo il prodotto della distillazione di West Indies e Long Pond solo nelle etichette della Plantation oppure verrà varata una nuova linea dalla casa transalpina? La risposta che Alexandre Gabriel da ad un’intervista fatta da Wayne Curtis “Bisogna lavorare in modi diversi”, lascia intendere che questa seconda strada è sicuramente nei progetti di Maison Ferrand.

 

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